martedì 14 ottobre 2008

"Elucubrazioni" sull'alta fedeltà

A scanso di equivoci,premetto che il titolo va colto in chiave ironica.Sì,perchè le considerazioni che riporto non sono il frutto di ore ed ore di meditazione zen difronte ad un impianto esoterico(rigorosamente spento) ma, scaturiscono da un pensiero che di tanto in tanto mi frulla per la testa.
Mettiamo il caso che l'amico più caro che avete,quello con cui avete condiviso tutto,dai giochi dell'infanzia alle prime pulsioni verso l'universo femminile,dalle ansie del matrimonio ai primi dolori reumatici...Piombi un giorno nella tranquillità della vostra casa,decantando come un menestrello medievale le meraviglie sonore che il suo orecchio a captato poco prima nel negozio di un suo conoscente.
In preda ad ansia convulsivo-ipocondriaco-latente,vi affrettate a vestire i primi panni che capitano a tiro (nel 90% dei casi la camicia che vosrta moglie ha stirato con maniacale dovizia 2 minuti prima e che si era raccomandata di usare solo per la domenica successiva...a pranzo da sua madre) e partite alla volta del fantascientifico luogo dello Zenith audiofilo.
Dopo 2 ore di coda all'unico semaforo del paese (causa nonno di turno a cui si è piantato l'ape piaggio in mezzo all'incrocio e si oppone al carro attrezzi vedendosi usurpato per sempre del suo prode destriero,compagno di mille avventure), intravedete finalmente il luogo sacro.
Con un certo stupore notate l'insegna scintillante e dal nome ridondante che sormonta il famigerato negozio.E' a quel punto che un brivido vi attraversa la schiena rizzandone la peluria(in certi casi canuta).Con occhi terrorizzati ma ,che nascondono ancora un barlume di speranza,rivolgete lo sguardo al vostro amico (se così lo si può ancora considerare) e domandate con vocina sommessa mista a balbettio: "MA, Non è quello il negozio di cui mi parlavi,vero?".
Per tutta risposta il maledetto ribatte con movimento circolare orario della testa che non vuol dire nè si nè no,corredato da sorriso ebete di chi non coglie la vostra paura.
Solo allora realizzate che LUI..si LUI!! Il vostro "pigmalione" dell'adolescenza..Quello che avevate idolatrato per anni (perchè era il più figo con le ragazze)...Di impianti audio non ci ha mai capito una beneamata ma**a!! Ricordate solo adesso (con annessa fitta al costato) che in casa sua regna sovrano sul tavolo della cucina(SI! SI! HO DETTO TAVOLO DELLA CUCINA!!) l'impiantino radiolina-diffusorini,acquistato 12 anni prima in saldo da "Mercatone Uno"...
Come è possibile? Ma come avete fatto a farvi abbindolare dall'entusiasmo di un'incompetente? Perchè!!! Perchè!!!.
Calma.Non è colpa vostra.O meglio,non in senso stretto.Siete un audiofilo.Quando sentite parlare di nuovi impianti da testare, si innesca in voi un meccanismo automatico che inibisce qualsivoglia forma di pensiero razionale,dando spazio a immagini fluttuanti ed a sensazioni inebrianti.
Quindi?Quindi,ora prendete atto dell'accaduto valutandone tutti gli aspetti...E vi perdonate.In fondo non era neanche uno sconosciuto,LUI...Vi siete fidati soprattutto perchè era...LUI.
Va bene.Ora siete rilassati.
La smorfia di sgomento che vi solcava il viso fino a pochi attimi prima,si distende in un sorriso accondiscendete..Di chi sa.
Guardate il vostro amico (che vi scruta con l'aria da cagnolino che aspetta che gli gettiate la palla)
come il papà guarda al bimbo che ha appena scoperto la cera pongo.Avreste quasi voglia di accarezzarlo,piccolino.Perchè finalmente avete capito che il pargolo non voleva altro che la vostra approvazione.Lui era a conoscenza del vostro "sapere" ....Voleva....un parere.
Ne siete quasi orgogliosi adesso.
Così,camminando rigorosamente a 30cm dal pavimento(sorretto dagli angeli,per l'occasione con le ali a forma di piatto per giradischi) solcate l'ingresso dell'angusto luogo.Voi non vedete e non sentite niente.Dopo pochi passi arrivate nel punto esatto dove si trova l'oggetto.Voi..continuate a non vederlo.Sentite solo in sottofondo qualcuno....qualcosa....che dice:"Sentito che bassi,eh?".
Tali parole,che in altre situazioni vi avrebbero provocato una crisi di ulcera,stavolta non vi scalfiscono.
Finalmente ci siamo.Lui si rivolge a voi in preda ad una esaltazione mistica, chiedendovi:"Allora?,spettacolo,eh?...Lo prendo?"
Lì,in quel momento,avete forse l'unica possibilità di riprendervi quel pezzettino di auto stima che credevate aver smarrito per sempre,e rispondete soddisfatti: "Si,Antò secondo me in cucina ci sta benissimo!"
(Qualunque riferimento a persone realmente esistenti e a fatti realmente accaduti è PURAMENTE CASUALE)
(Gabrieleaudiovillage)

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